Come ricaricare l’auto
Tutte le informazioni utili per scoprire o approfondire come ricaricare la propria auto elettrica.
Modalità di ricarica
Istruzioni per l’uso
Se possiedi un’auto elettrica o stai pensando di acquistarne una, Chargy mette a disposizione delle semplici linee guida indispensabili per conoscere come ricaricare in modo semplice e corretto utilizzando le diverse colonnine pubbliche.
Come funziona la ricarica pubblica?
Potenza e tipo di Connettore
Nel territorio Europeo, la norma internazionale IEC 61851 definisce due diverse modalità di ricarica pubblica:
• la ricarica in corrente alternata (AC) che arriva fino a 22 kWh
• la ricarica più diffusa in corrente continua (DC), che a sua volta si divide in ricarica fast (fino a 60 kWh) e ricarica ultrafast (fino a 350 kWh)
Per sapere come ricaricare la propria auto elettrica, per prima cosa è fondamentale conoscere la potenza che l’auto è in grado di accettare e il tipo di connettore necessario per effettuare la ricarica.
Esistono diversi tipi di connettori, ma ad oggi in Europa i più utilizzati sono il Tipo 2, lo standard Chademo e lo standard CCS.
La presa sulla colonnina di ricarica in corrente alternata è di tipo 2, è uguale per tutte in Europa e non è munita del cavo di collegamento, in quanto quest’ultimo viene dato in dotazione al momento dell’acquisto dei diversi veicoli elettrici.
La ricarica in corrente continua consente di effettuare ricariche ultrarapide superando i limiti del caricabatteria interno al veicolo. Queste stazioni di ricarica hanno sempre il cavo collegato che può essere standard Chademo oppure standard CCS (in dismissione).
I caricabatteria integrati nei veicoli non sono tutti uguali, alcuni accettano potenze più alte (es 22 kW – 32A 400V), altri più basse (es 3,7 kW – 16A 230V). La ricarica in corrente alternata (AC) richiede tempistiche più lunghe ma è l’ideale per mantenere la batteria dell’auto elettrica in ottime condizioni.
Potenza e tipo di Connettore
Per sapere come ricaricare la propria auto elettrica, per prima cosa è fondamentale conoscere la potenza che l’auto è in grado di accettare e il tipo di connettore necessario per effettuare la ricarica.
Nel territorio Europeo, la norma internazionale IEC 61851 definisce due diverse modalità di ricarica pubblica:
• la ricarica in corrente alternata (AC) che arriva fino a 22 kWh
• la ricarica più diffusa in corrente continua (DC), che a sua volta si divide in ricarica fast (fino a 60 kWh) e ricarica ultrafast (fino a 350 kWh)
Esistono diversi tipi di connettori, ma ad oggi in Europa i più utilizzati sono il Tipo 2, lo standard Chademo e lo standard CCS.
La presa sulla colonnina di ricarica in corrente alternata è di tipo 2, è uguale per tutte in Europa e non è munita del cavo di collegamento, in quanto quest’ultimo viene dato in dotazione al momento dell’acquisto dei diversi veicoli elettrici.
La ricarica in corrente continua consente di effettuare ricariche ultrarapide superando i limiti del caricabatteria interno al veicolo. Queste stazioni di ricarica hanno sempre il cavo collegato che può essere standard Chademo oppure standard CCS (in dismissione).
I caricabatteria integrati nei veicoli non sono tutti uguali, alcuni accettano potenze più alte (es 22 kW – 32A 400V), altri più basse (es 3,7 kW – 16A 230V). La ricarica in corrente alternata (AC) richiede tempistiche più lunghe ma è l’ideale per mantenere la batteria dell’auto elettrica in ottime condizioni.
Modalità di ricarica
La ricarica pubblica può essere fornita in due diverse modalità, Accesso Libero o Controllato.
- La stazione di ricarica con modalità di accesso libero è plug&charge ed è gratuita per tutti. Nella maggior parte dei casi non richiede nessun sistema di autenticazione, basta collegare l’auto e la ricarica viene attivata. In alcuni casi, è possibile usufruire di queste stazioni di ricarica con l’inserimento in un’apposita fessura della carta regionale dei servizi.
- La modalità ad accesso controllato è gestita attraverso una piattaforma remota alla quale è necessario autenticarsi prima di poter effettuare la ricarica.
Scaricando l’apposita app e collegando la carta di credito, si può ricevere l’addebito di ciascuna ricarica.
E’ possibile decidere di pagare attraverso una prepagata oppure sottoscrivendo un abbonamento di 12/24 mesi e ricevere un’apposita tessera RFID da utilizzare per effettuare la ricarica.
Inoltre, alcune case automobilistiche, hanno stipulato particolari convenzioni con gli operatori ed esistono specifici pacchetti pensati per le auto elettriche aziendali.
Vi sono anche delle colonnine di ricarica elettrica attivabili attraverso l’inserimento di gettoni acquistabili presso le attività commerciali che le mettono a disposizione.
Attraverso il display sulla colonnina o tramite l’app potremo visionare lo stato della ricarica, informazione indispensabile per poter scollegare il cavo di ricarica e liberare la postazione. Infatti, se si occupa il parcheggio di ricarica oltre il tempo previsto per la ricarica, sarà addebitata dall’operatore una tassa di occupazione (calcolata su ogni minuto extra), questo per garantire il corretto utilizzo degli appositi parcheggi. Se invece, l’auto occupa uno di questi parcheggi senza usufruire del servizio di ricarica può essere multata e rimossa.
Modalità di ricarica
La ricarica pubblica può essere fornita in due diverse modalità, Accesso Libero o Controllato.
- La stazione di ricarica con modalità di accesso libero è plug&charge ed è gratuita per tutti. Nella maggior parte dei casi non richiede nessun sistema di autenticazione, basta collegare l’auto e la ricarica viene attivata. In alcuni casi, è possibile usufruire di queste stazioni di ricarica con l’inserimento in un’apposita fessura della carta regionale dei servizi.
- La modalità ad accesso controllato è gestita attraverso una piattaforma remota alla quale è necessario autenticarsi prima di poter effettuare la ricarica.
Scaricando l’apposita app e collegando la carta di credito, si può ricevere l’addebito di ciascuna ricarica.
E’ possibile decidere di pagare attraverso una prepagata oppure sottoscrivendo un abbonamento di 12/24 mesi e ricevere un’apposita tessera RFID da utilizzare per effettuare la ricarica.
Inoltre, alcune case automobilistiche, hanno stipulato particolari convenzioni con gli operatori ed esistono specifici pacchetti pensati per le auto elettriche aziendali.
Vi sono anche delle colonnine di ricarica elettrica attivabili attraverso l’inserimento di gettoni acquistabili presso le attività commerciali che le mettono a disposizione.
Attraverso il display sulla colonnina o tramite l’app potremo visionare lo stato della ricarica, informazione indispensabile per poter scollegare il cavo di ricarica e liberare la postazione. Infatti, se si occupa il parcheggio di ricarica oltre il tempo previsto per la ricarica, sarà addebitata dall’operatore una tassa di occupazione (calcolata su ogni minuto extra), questo per garantire il corretto utilizzo degli appositi parcheggi. Se invece, l’auto occupa uno di questi parcheggi senza usufruire del servizio di ricarica può essere multata e rimossa.
Tempo
Per capire come ricaricare in modo consapevole, una valutazione del tempo previsto per effettuare la ricarica è utile per poter scegliere la colonnina anche in base ai nostri impegni ed alle nostre esigenze.
Una ricarica completa richiede mediamente le seguenti tempistiche:
3,7 kW (16A 230V): 6-8 ore
7,4 kW (32A 230V): 3-4 ore
11 kW (16A 400V): 2-3 ore
22 kW (32A 400V): 1-2 ore
maggiore di 22 kW (ricarica veloce DC): 20-30 minuti
Tempo
Per capire come ricaricare in modo consapevole, una valutazione del tempo previsto per effettuare la ricarica è utile per poter scegliere la colonnina anche in base ai nostri impegni ed alle nostre esigenze.
Una ricarica completa richiede mediamente le seguenti tempistiche:
3,7 kW (16A 230V): 6-8 ore
7,4 kW (32A 230V): 3-4 ore
11 kW (16A 400V): 2-3 ore
22 kW (32A 400V): 1-2 ore
maggiore di 22 kW (ricarica veloce DC): 20-30 minuti
Luogo
Infine, per non vivere con il timore di rimanere con le batterie scariche, è indispensabile conoscere in anticipo dove sono situati i punti di ricarica.
Questo è possibile attraverso delle mappe interattive che forniscono informazioni aggiuntive come la tipologia, il gestore, il numero di porte disponibili e la velocità di ricarica.
Esistono già molte App che, oltre a fornire la posizione delle colonnine pubbliche, consentono di effettuare la ricarica, procedere con il pagamento, conoscere l’adattabilità al veicolo, le tariffe e pianificare itinerari.
Al momento, queste sono le linee guida essenziali per conoscere come ricaricare l’auto elettrica in modo semplice e consapevole.
Il mondo della ricarica elettrica è in continua evoluzione ed è bene tenersi costantemente aggiornati sulle novità.