Cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro della mobilità elettrica italiana?
Al giorno d’oggi si può benissimo dire che siamo nel periodo di transizione dai veicoli termici a quelli elettrici, tra i vari stati d’Europa si è posto l’obiettivo generale di fermare la vendita di auto nuove a benzina/diesel. Tutto ciò per ridurre l’inquinamento ormai insostenibile causato dai veicoli termici, e incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. In Italia sono accessibili i vari incentivi e bonus disponibili per l’anno corrente. In ogni caso il futuro per la mobilità elettrica ha grandi prospettive di crescita, attualmente il numero di veicoli elettrici in circolazione è in continuo aumento, l’importante è riuscire a stare al passo con lo sviluppo e l’installazione di infrastrutture adatte alla ricarica di tali veicoli.
Infatti il principale problema dei punti di ricarica in Italia è che non sono distribuiti in maniera omogenea lungo il territorio. Ovviamente più si andrà avanti e più sarà il numero di strutture per ricaricare, però attualmente si può dire che questo sia il principale problema che affligge la mobilità elettrica italiana. Un’idea per iniziare ad ovviare a tale problema potrebbe essere l’installazione di un buon numero di strutture per la ricarica veloce nelle varie aree di servizio in autostrada. Questo perchè durante un viaggio lungo nel quale si ha l’urgenza di ricaricare, la soluzione più comoda è la ricarica senza necessariamente dover uscire dall’autostrada.
Proprio per questo, Chargy aggiorna continuamente per voi varie mappe con punti di ricarica, tra le quali sono presenti anche le aree di servizio dotate del servizio di ricarica.
Alcune previsioni per il futuro
Partendo dal presupposto che stiamo già vivendo il futuro con questa lenta ma efficace transizione all’elettrico. È possibile analizzare alcuni dati del Politecnico di Milano secondo i quali entro il 2030 in Italia una macchina su sette sarà elettrica. Con un aumento significativo del 55% di immatricolazioni di nuove auto. Un dato che fa ben sperare anche in vista delle nuove normative europee; infatti recentemente il Parlamento Europeo, ha approvato la decisione di fermare la vendita di auto nuove alimentate a carburante fossile a partire dal 2035. Ciò non vuol dire che ne verrà vietata anche la circolazione, ma è già un grande passo verso un futuro totalmente elettrico. Basti pensare che l’UE è la terza produttrice mondiale di CO2, e l’obiettivo dichiarato è quello di diminuire del 55% tali emissioni entro il 2030. Perciò prepariamoci a una svolta radicale nel campo automobilistico e non solo!
Alcune previsioni per il futuro
Partendo dal presupposto che stiamo già vivendo il futuro con questa lenta ma efficace transizione all’elettrico. È possibile analizzare alcuni dati del Politecnico di Milano secondo i quali entro il 2030 in Italia una macchina su sette sarà elettrica. Con un aumento significativo del 55% di immatricolazioni di nuove auto. Un dato che fa ben sperare anche in vista delle nuove normative europee; infatti recentemente il Parlamento Europeo, ha approvato la decisione di fermare la vendita di auto nuove alimentate a carburante fossile a partire dal 2035. Ciò non vuol dire che ne verrà vietata anche la circolazione, ma è già un grande passo verso un futuro totalmente elettrico. Basti pensare che l’UE è la terza produttrice mondiale di CO2, e l’obiettivo dichiarato è quello di diminuire del 55% tali emissioni entro il 2030. Perciò prepariamoci a una svolta radicale nel campo automobilistico e non solo!